Frammenti di luce

11 Gennaio 2018

《 In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato》(cfr Mc 1,40-45).
Il “lebbroso” “supplicava …” !
La preghiera fatta con insistenza, con totale fiducia, sperando oltre ogni umana speranza, non rimane delusa.
Il nostro Dio non è impassibile! Egli ha “compassione” →  condivide il nostro patire, è nella nostra sofferenza!  Egli ci tende la mano e si rende presente: mediante una persona,  una consolazione interiore, una cura adeguata, una guarigione …
L’insidia che ci tende il tentatore è farci sentire soli e abbandonati da Dio e da tutti …
A volte è vero che nella sofferenza sperimentiamo anche la “solitudine”; ma, è proprio in questa solitudine che maturiamo umanamente e cristianamente, a condizione di “stare” come Maria ai piedi del Figlio Crocifisso con la speranza nel cuore.
E il Figlio suo, esaudira’ la nostra supplica quando e come lui riterrà per il nostro maggior bene nella prospettiva dell’eternità.
Pertanto con fiducia presentiamogli la nostra supplica:
《Signore Gesù,  se vuoi, puoi purificarmi, guarirmi, puoi sanare relazioni ferite dentro e fuori le famiglie e le comunità …》.Buona giornata! P. Antonio

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