Frammenti di luce

1 Ottobre 2017

《 In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Non ne ho voglia. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: Sì, signore. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?».》 (cfr Mt 21,28-32).
Lasciamo che questa domanda di Gesù possa “graffiare” le nostre “abitudini” religiose … il nostro “ritenerci” cristiani, mentre, forse, la nostra vita quotidiana concreta va in altra direzione … Come affermava il Beato Paolo VI, il dramma del nostro tempo è la rottura fra “fede” e “cultura”.
Questa rottura possiamo dire che è causa e, nello stesso tempo,  effetto della rottura tra “fede” e “vita”, oggi così evidente!
Gesù,  con la parabola di oggi ci mette dinanzi a noi stessi, alla nostra “coscienza”: in questo “spazio” sacro della relazione con lui non possiamo mentire. Egli chiede a ciascuno e all’intera comunità ecclesiale la coerenza tra fede e vita, premessa e condizione fondamentale per ogni evangelizzazione e “nuova evangelizzazione”.
《Vieni, Santo Spirito,  liberaci da ogni forma sottile di ipocrisia che ci fa ritenere “giusti”, “coerenti” perché osserviamo delle “pratiche” religiose … Rendici sempre più cristiani di nome e di fatto,  perché la “vigna” della Tua Comunità Trinitaria porti frutto secondo la volontà del Padre … 》.  Buona Domenica! P. Antonio

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