17 Luglio 2017
《Chi avrà tenuto per sè la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà》 (cfr Mt 10,34-11,1).
Creati e ricreati ad immagine di Dio che è Amore, possiamo realizzarci in pienezza solo nell’amore.
“Perdere” la propria vita, significa “donarla”. Se riflettiamo almeno un po’, ci rendiamo conto che “perdere/donare” la propria vita – nelle tante piccole cose, gesti, relazioni, impegni e doveri quotidiani – se da una parte ci costa e facciamo resistenza; dall’altra, questo “dono di sè” immette e fa sviluppare “positività” in noi e nel corpo familiare, sociale, politico, ecclesiale, attivando così processi virtuosi di cambiamento …
“Tenere per sè” la propria vita, assecondando la tendenza al possesso di sè e di altro/i, non tarderemo a sperimentare sterilità relazionali e conflitti …
Dunque, scegliere di “perdere/donare” la vita è un’esigenza di un’intelligenza illuminata, libera (perché redenta) dai condizionamenti del dominio dell’ 《io》sul vero bene per sé e per gli altri. Gesù sa (ma anche noi!) che, senza la relazione con lui, è davvero difficile – impossibile! – “perdere” la propria e mantenere fede a questo dono; per questo egli ci esorta!
《Signore Gesù, l’esperienza ci dice che la tua Parola è vera, perché solo donandoci possiamo “ritrovare” noi stessi, pienamente! Con la forza del tuo Spirito, aiutaci a perseverare in questo dono contro ogni tentazione di chiusura nel proprio orticello …》.Buona giornata! P. Antonio