27 Ottobre 2015
《 Fratelli, ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi》(cfr Romani 8,18-25).
La prospettiva che San Paolo ci indica non è una illusoria e deludente alienazione, come fuga dal peso (e talvolta anche dalle assurdità) della vita quotidiana. L’apostolo – volendo imprimere il giusto orientamento e il conforto alla nostra esistenza – illumina con la fede, scuote e risveglia la mente e il cuore e li apre alla “speranza” della gloria futura. È questa la realtà vera, definitiva, compiuta della nostra esistenza che è la condizione della nostra vita eterna: allora, “Dio sarà tutto in tutti” !
La “gloria” è Dio che ci riempie di sé e il nostro “io” sarà pienamente trasfigurato in Dio …
Noi, alla sequela di Gesù, camminiamo verso questa meta …
Ne abbiamo viva consapevolezza? Ci crediamo davvero? E se ci crediamo, quale incidenza ha nella nostra vita di ogni giorno? 《Santo Spirito, sostienimi / ci nel cammino della vita, perché attendiamo con perseveranza e nella carità, quello che ancora non vediamo, ma speriamo con tenacia, fiducia e gioia …》. Buona giornata, p. Antonio