Frammenti di Luce.

 20Gennaio 2025. <<Nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito.

Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono>> (cfr Eb 5,1-10). Cristo Gesù, come vero uomo, sperimenta il dramma dell’esistenza umana fino alla fine con l’esperienza della morte. Dio ascolta la preghiera di supplica del Figlio Gesù preservandolo non dalla morte fisica, ma dalla dimora nel sepolcro come ogni altro essere umano. Cristo «imparò l’obbedienza» passando per il crogiuolo della sofferenza, dando a questa un «valore salvifico»: «divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono». Ciò significa che, la nostra personale sofferenza (qualunque volto essa abbia) se unita a quella di Cristo Gesù (offerta a Lui e in Lui) diventa canale di salvezza per sé e per altri per il mistero della «comunione dei santi». Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, donaci l’intelligenza sapiente della fede per sperimentare il valore salvifico della sofferenza…>>.

Buon cammino come Pellegrini di Speranza. P. Antonio Santoro omi