Frammenti di Luce.

6 Novembre 2024. << Miei cari, voi che siete stati sempre obbedienti, non solo quando ero presente ma molto più ora che sono lontano, dedicatevi alla vostra salvezza con rispetto e timore. È Dio infatti che suscita in voi il volere e l’operare secondo il suo disegno d’amore. Fate tutto senza mormorare e senza esitare, per essere irreprensibili e puri, figli di Dio innocenti in mezzo a una generazione malvagia e perversa. In mezzo a loro voi risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita. Così nel giorno di Cristo io potrò vantarmi di non aver corso invano, né invano aver faticato. Ma, anche se io devo essere versato sul sacrificio e sull’offerta della vostra fede, sono contento e ne godo con tutti voi. Allo stesso modo anche voi godetene e rallegratevi con me.>>  (Fil 2,12-18 ). «Fate tutto senza mormorare…». Quante relazioni si complicano fino alla conflittualità, all’inimicizia a causa delle “mormorazioni”: nelle famiglie, nelle comunità ecclesiali, nelle parrocchie, nei gruppi, nei posti di lavoro… Le maldicenze, cioè il “dire male” di altri inquina fino a spegnere il rapporto con gli altri dentro e fuori di sé. È bene che ci diciamo con chiarezza che il mormorare, nel senso della maldicenza, è un peccato grave, perché denigra la dignità della persona oggetto/vittima della maldicenza. Tenere a bada la “lingua” è un necessario e prezioso “esercizio spirituale” che vale molto di più di tante “comunioni”, “preghiere” e “novene”… perché queste sono già inquinate dal fango della maldicenza… Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, donaci la grazia di saper tacere, di saper parlare con rispetto e saggezza, perché possiamo risplendere come astri tenendo alta la parola di vita e non la nostra…>>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi