Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

11 Settembre 2024. <<Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo!>>  (cfr  1Cor 7,25-31). Noi, oggi, respiriamo la “dittatura del relativismo” (come affermava Papa Benedetto XVI) che domina nel nostro mondo soprattutto occidentale. Relativismo nel senso che tutto è relativo, niente è assoluto; quindi non ci sono vertà che valgono sempre e per tutti, così pure valori universali. E se questi si proclamano a parole e, magari anche nelle “Carte dei Diritti” (vedi “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, “Carta Internazionale dei Diritti dei Bambini”, ecc…), si negano, purtroppo nei fatti. Leggendo le espressioni dell’apostolo Paolo, saremmo tentati di dire che Paolo è un “relativista”; ma in che senso lo è? Per Paolo, e quindi, per la fede cristiana – e per la fede religiosa in generale – tutto è “relativo” a Dio. Tutto va vissuto in riferimento a Lui e all’incontro faccia a faccia con Lui.  Vivere in questa dimensione, non significa vivere da “alienati”, ma piuttosto dare valore a ciò che si fa, alle relazioni che si vivono in ogni stato e condizione di vita. La relazione con Dio, in particolare per noi cristiani, non ci estranea dal mondo, ma valorizza tutto l’«umano», tutto il «creato», e ci immette in processi di giustizia, liberazione, pace, di fraternità… Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, orienta lo sguardo della nostra esistenza verso ciò che non passa, verso l’Eterno, e tutto acquista un “sapore” sempre nuovo e gusto di vivere nella speranza della piena Comunione…>>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi

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