Frammenti di Luce.
3 agosto 2024 << In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!».
Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta. Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre. I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.>> (Mt 14,1-12). Leggendo questo brano mi vengono in mente le parole di Gesù: << E non temete quelli che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può far perire l’anima e il corpo nella geenna.>> (Mt 10, 28). Giovanni Battista non ha temuto di perdere la sua vita, ma ha annunciato e testimoniato con fedeltà la Verità: per essa è stato ucciso. La morte di Giovanni prefigura la morte di Gesù. Anche Lui sarà ucciso dal potere politico dell’epoca per esser rimasto fedele alla Verità. L’annuncio, e soprattutto, la testimonianza della Verità (su Dio e sull’uomo), ieri come oggi, spesso comporta il pagamento di un prezzo alto, anzi, molto alto: la vita! Non si tratta di fanatismo/integralismo etico e/o religioso. Ma di radicale fedeltà alla Verità: così Giovanni Battista (e prima di lui, altri profeti dell’Antica Alleanza), Gesù e, dopo di Lui e alla sua sequela, una schiera incalcolabile di testimoni noti o poco conosciuti, perfino sconosciuti, ma non a Dio. Il nostro tempo e le società in cui viviamo, in tutti gli ambienti e a tutti i livelli, ha sete di Verità e di testimoni di essa, più di quanto si pensi! Quante menzogne! Quanta ideologia ingannevole diffusa rapidamente con i potenti mezzi della comunicazione… Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, donaci la forza di testimoniare la Verità su Dio e sull’uomo, con chiarezza, coraggio, rispetto, umiltà, perseveranza…>>.
Serena giornata! P. Antonio Santoro omi