Frammenti di Luce.

8 luglio 2024. << Così dice il Signore: «Ecco, io la sedurrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. Là mi risponderà come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscì dal paese d’Egitto. E avverrà, in quel giorno – oracolo del Signore – mi chiamerai: “Marito mio”, e non mi chiamerai più: “Baal, mio padrone”. Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell’amore e nella benevolenza, ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore». >> (Os 2,16.17b-18.21-22). Dio Creatore e Redentore stabilisce con ogni sua creatura una “relazione sponsale”, cioè di dono totale e radicale di sé. Dio non impone questo amore né pretende la risposta di ogni essere umano, perché dove c’è costrizione non può esserci amore. La corrispondenza all’amore ricevuto non può che essere libera. Quando questa risposta c’è, sia nei rapporti con Dio, sia nei rapporti interpersonali, dentro e fuori la famiglia, possiamo parlare di maturità umana e cristiana. È bene esplicitare che chi rimane sempre fedele all’amore sponsale è Dio, noi, ammettiamolo, siamo un po’ altalenanti. Ciò che ci salva è l’amore di misericordia di Dio. Proprio per questo, Gesù ci insegna: <<Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso>> (Lc 6,36). Con questa consapevolezza e gratitudine, preghiamo: << Canterò per sempre la fedeltà del tuo amore.>>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi