Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

19 Giugno 2024. << In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente … E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente … E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano…>>  (cfr Mt 6,1-6.16-18). Gesù ci mette in guardia dal “demone” della vanagloria, uno dei sette vizi capitali. Sulla vanagloria condivido un breve pensiero di un Padre eremita dei primi secoli e uno stralcio della catechesi di Papa Francesco proprio sulla vanagloria e l’invidia, che sono parenti stretti! *Sotto l’influsso della vanagloria, l’uomo perde la pace e la libertà. <<Infelice me, scrive san Giovanni il Solitario: Dio mi ha creato libero, e su di me pesa il dominio di molta gente, poiché sono schiavo di tutti per il desiderio di piacere a tutti>> (LARCHET J-C., Terapia delle malattie spirituali…, p. 237). *<<La vanagloria. Essa – afferma Francesco – va a braccetto con il demone dell’invidia, e insieme questi due vizi sono propri di una persona che ambisce ad essere il centro del mondo, libera di sfruttare tutto e tutti, oggetto di ogni lode e di ogni amore. La vanagloria è un’autostima gonfiata e senza fondamenti. Il vanaglorioso possiede un “io” ingombrante: non ha empatia e non si accorge che nel mondo esistono altre persone oltre a lui. I suoi rapporti sono sempre strumentali, improntati alla sopraffazione dell’altro. La sua persona, le sue imprese, i suoi successi devono essere mostrati a tutti: è un perenne mendicante di attenzione. E se qualche volta le sue qualità non vengono riconosciute, allora si arrabbia ferocemente. Gli altri sono ingiusti, non capiscono, non sono all’altezza. Nei suoi scritti Evagrio Pontico descrive l’amara vicenda di qualche monaco colpito dalla vanagloria. Succede che, dopo i primi successi nella vita spirituale, si sente già un arrivato, e allora si precipita nel mondo per ricevere le sue lodi. Ma non capisce di essere solo agli inizi del cammino spirituale, e che è in agguato una tentazione che presto lo farà cadere.>> (Catechesi 28 febbraio, 2024). Con questa consapevolezza, preghiamo: << Santo Spirito, donami/ci, il buon senso dell’umiltà e vivremo un più liberi e in pace, almeno con noi stessi…>>.

 Serena giornata! P. Antonio Santoro omi

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