Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

4 Giugno 2024. << Carissimi, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia. Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia. La magnanimità del Signore nostro consideratela come salvezza. Voi dunque, carissimi, siete stati avvertiti: state bene attenti a non venir meno nella vostra fermezza, travolti anche voi dall’errore dei malvagi. Crescete invece nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. A lui la gloria, ora e nel giorno dell’eternità. Amen. >> (2Pt 3,11b-15a.17-18). L’apostolo Pietro diceva ai cristiani di ieri e di ogni altro tempo e luogo che non sono – non siamo! –  dei girovaghi, quindi senza una meta. Il cristiano è un “pellegrino” e la bussola della sua esistenza terrena punta sempre verso la “speranza”: «Nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia.». Oggi abbiamo tanto bisogno di speranza! In una umanità che teme, ben a ragione, una terza guerra mondiale davvero globale e non più “a pezzi”, i cristiani, in modo del tutto particolare, siamo chiamati ad essere semi di speranza. C’è un’urgente necessità di elevare lo sguardo dal respiro corto del “qui ed ora”, del “tutto e subito”. La Chiesa, che ha la missione di scrutare i segni dei tempi e interpretarli alla luce del Vangelo, celebrerà il Giubileo ordinario del 2025 avendo come messaggio centrale la “speranza” che non delude! In merito Papa Francesco afferma: << Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. L’imprevedibilità del futuro, tuttavia, fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenità allo sconforto, dalla certezza al dubbio. Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicità. Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. La Parola di Dio ci aiuta a trovarne le ragioni.>> (“Spes non confundit” [la speranza non delude], Bolla di Indizione del Giubileo ordinario dell’anno 2025, n. 1). Avremo modo di ritornare a riflettere sulla speranza. Intanto preghiamo: <<Santo Spirito, rianima nel nostro cuore il soffio della speranza…>>.

Serena giornata! P. Antonio Santoro omi