Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

III Domenica di Pasqua – Anno B. << In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni». >> (cfr Lc 24,35-48). *Con l’evangelista Luca riflettiamo sull’affermazione della verità della risurrezione. Egli vuole dissipare ogni dubbio su una interpretazione spiritualista della risurrezione (in particolare, Luca tiene presente i suoi destinatari – Greci – che ritenevano un’assurdità l’idea della risurrezione), perciò insiste sulla corporeità di Gesù Risorto: Toccare, guardare, mangiare… *Papa Benedetto XVI, in “Gesù di Nazaret. Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione”, afferma: «La fede cristiana sta o cade con la verità della testimonianza secondo cui Cristo è risorto dai morti» (p.269). «Se nella risurrezione di Gesù si fosse trattato soltanto del miracolo di un cadavere rianimato, essa ultimamente non ci interesserebbe affatto» (p. 271) «Nella risurrezione di Gesù è stata raggiunta una nuova possibilità di essere uomo, una possibilità che interessa tutti e apre un futuro, un nuovo genere di vita per gli uomini.» (p. 272). Gesù risorto non è né un fantasma, né un “rianimato”, né l’incontro con lui è frutto di un’esperienza mistica. La risurrezione «è un evento dentro la storia che, tuttavia, infrange l’ambito della storia e va al di là di essa… Potremmo considerare … la risurrezione quasi come una specie di radicale salto di qualità in cui si dischiude una nuova dimensione della vita, dell’essere uomini. Anzi, la stessa materia viene trasformata in un nuovo genere di realtà. L’Uomo Gesù appartiene ora proprio anche con lo stesso suo corpo totalmente alla sfera del divino e dell’eterno» (p. 303); «nella risurrezione è avvenuto un salto ontologico che tocca l’essere come tale, è stata inaugurata una dimensione che ci interessa tutti e che ha creato per tutti noi un nuovo ambito della vita, dell’essere con Dio» (p. 304). Con questa consapevolezza, professiamo la nostra fede in Cristo Risorto: <<Signore mio e Dio mio>!>>.

Buon cammino, nella gioia del Cristo Risorto!   P. Antonio Santoro omi

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