Frammenti di Luce.

<< Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti… >> (cfr Lc 16,19-31). Conosciamo questa parabola. Essa non è una favoletta. Purtroppo, spesso è la realtà, e non solo nei Paesi cosiddetti del terzo mondo: <<Poveri sempre più poveri e ricchi sempre più ricchi>> … Quando ciò accade – e accade! – è evidente che siamo ben lontani non solo da una visione religiosa e trascendente della vita, ma anche da una visione “umana”, del rispetto della dignità di ogni essere umano in quanto tale. Grazie all’ascolto e alla pratica del Vangelo è nata un’<economia di comunione>> che si propone di diffondere, praticandola, una “cultura del dare” e della “comunione” come antidoto alla “cultura dell’avere”. Questa “economia di comunione” – avviata in Brasile nel 1991, grazie ad un’intuizione di Chiara Lubich, fondatrice del “Movimento dei Focolari” – si è diffusa in altre parti del mondo. Da qualche anno, grazie ad una lettera aperta di Papa Francesco indirizzata ai giovani economisti, imprenditori e imprenditrici di tutto il mondo, è nato un movimento informale ed internazionale, “The Economy of Francesco”, con lo scopo di studiare un nuovo modo di intendere l’economia secondo lo spirito di San Francesco d’Assisi. Certamente moltissimo rimane da fare. Ma sono segni concreti che ci dicono che il Vangelo, quando lo prendiamo sul serio, è lievito di autentica Civiltà umana. Ed è proprio vero che, come afferma il Concilio Vaticano II, <<chiunque segue Cristo, l’uomo perfetto, diventa anch’egli più uomo>> (“Gaudium et spes” 41): l’umanità diventa più umana! Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, suscita in ogni parte del mondo uomini e donne che promuovano e diffondano una “cultura di comunione” per una nuova economia a vantaggio di tutti gli esseri umani>>. Buon cammino, come lievito di comunione! P. Antonio Santoro omi