Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

<< In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?». >> (Mc 4,35-41). L’intento dell’evangelista Marco, in questo racconto della tempesta sedata, è quello di indurre il lettore a porsi dinanzi al mistero della persona di Gesù e, quindi, dare risposta alla domanda posta alla fine del racconto: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Gesù riporta i discepoli, di allora e di ogni tempo e luogo, all’essenziale della relazione con Lui: la fede!  E come se Lui ci dicesse, anzi, ci dice: Ti basti sapere che io ci sono, sono nella barca con te, con voi, fidati! Ricordo qui quello che Gesù rispose all’apostolo Paolo che gli chiedeva con insistenza di liberarlo da una “spina nella carne” che gli procurava non poco dolore: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza» (2Cor 12,9). Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, fa’ che nelle tempeste e oscurità della vita, possiamo pregare/cantare, con S. Teresa d’Avila: «Nulla ti turbi, nulla ti spaventi. Dio non muta. Chi possiede Dio non manca di nulla. Solo Dio basta».>>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi

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