Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

Conversione di San Paolo Apostolo – Festa. << In quei giorni, Saulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via. E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?». Rispose: «Chi sei, o Signore?». Ed egli: «Io sono Gesù, che tu perseguiti! Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare».>> (cfr At 9,1-22). La narrazione della persecuzione messa in atto da Saulo – dopo la conversione, Paolo – ci dice chiaramente che, ogni forma di persecuzione del cristiano significa perseguitare Gesù stesso: ieri, come oggi e sempre! Quando si combatte la Chiesa, quando si vuole far tacere i cristiani proprio perché cristiani, si vuole far tacere Cristo Gesù: si vuole negare la sua esistenza! Infatti, negandola, si nega la sua presenza, scomoda per chi vuole fare ciò che gli pare, per chi si pone come alternativa a Dio, non certo a favore degli esseri umani, ma a loro, nostro, danno. Ricordiamocelo: oggi ci sono milioni di cristiani perseguitati! E chi ne parla? Inoltre, possiamo dire che in ogni persona che soffre, che ha bisogno, è Cristo che soffre, come egli stesso afferma nel Vangelo di Matteo, in quella memorabile pagina del “giudizio finale”: << “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”>> (Mt 25, 35-40).  L’evento della persecuzione/conversione di Saulo/Paolo, ci dice anche che il Signore Gesù non abbandona il suo popolo, ma è sempre presente ed opera a favore dei singoli e dell’intero popolo. Opera attraverso la mediazione di coloro che si mettono alla sua sequela: ogni cristiano! Ma possiamo dire che opera anche mediante ogni persona di buona volontà che ascolta la voce del Bene dentro di sé. Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, dona forza e perseveranza nella fede e nella speranza a chi sperimenta la persecuzione nelle sue forme più diverse; fa’ che sentano la solidarietà e la comunione di tutti i credenti>>.  Serena giornata!

P. Antonio Santoro omi

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