Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

<< In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.>> (Mc 3,13-19). È sempre Gesù a scegliere quelli che Egli vuole! La “vocazione” è sempre un dono gratuito, non una pretesa! Sì, è una chiamata, ma non dei migliori!! Basta guardare da vicino i primi “chiamati”, le persone della prima comunità ecclesiale. Ci sconcerta il fatto che Gesù chiami a sé persone molto diverse, e certamente non esemplari: pescatori, pubblicani, zeloti, cioè gente che voleva ottenere la liberazione dal potere romano con la forza delle armi… e perfino un traditore… La Chiesa fin dalle sue origini non è la Chiesa dei migliori, la Chiesa dei perfetti! Gesù chiama per “stare con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni”. Questa è l’identità e la missione della Chiesa: Fare esperienza di Gesù, della familiarità con Lui e, nella misura in cui i chiamati stanno con Lui, possono scacciare i demoni, cioè il male e il maligno, come Egli ci ha insegnato nella Sua preghiera, il Padre nostro… Oggi, non pochi gridano allo scandalo quando Papa Francesco afferma che la Chiesa accoglie tutti. Ma Gesù cosa ha fatto? Ritorniamo al Vangelo, ricominciamo sempre dalla Chiesa di Gesù: non una Chiesa idealizzata, proiezione di un perfezionismo che rasenta la patologia (a volte è davvero patologico!). Ricordiamoci che la “perfezione” non è di quaggiù! Noi camminiamo – se camminiamo! – verso la pienezza della comunione con Dio in Cristo per la forza che ci viene dallo Spirito; pienezza, che si realizza quando lo “vedremo faccia a faccia” (1Cor 13,12), e “saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è” (1Gv 3,2). Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, donami di essere grato per i doni ricevuti a cominciare dalla “vocazione” alla vita e all’amore nelle sue manifestazioni più diverse …>>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi

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