Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

<<In quel tempo, di sabato Gesù passava tra i campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!». E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».>> (Mc 2,23-28). Gesù non è né un anarchico, né un anticonformista rispetto alle situazioni religiose, politiche e culturali del suo tempo. Egli vuole riportare al significato originario l’osservanza del riposo in giorno di sabato per santificarlo davvero. Egli mette sempre al “centro” Dio nella relazione con la sua creatura umana. Ogni persona è sempre al centro dei sui interessi! Ed è proprio Gesù che dà l’interpretazione autentica di quanto prescriveva, a proposito del sabato, la “Torà” (che comprende i primi 5 libri dell’Antico Testamento): <<Il settimo giorno, Dio compì l’opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l’opera che aveva fatta. E Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso si riposò da tutta l’opera che aveva creata e fatta.>> (Gen 2, 2-3). <<Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio>> (Es 20,8-10). << Ricordati che sei stato schiavo nel paese d’Egitto e che il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire di là con mano potente e braccio teso; perciò il Signore tuo Dio ti ordina di osservare il giorno di sabato. >> (Dt 5, 15). Alla luce della Parola di Dio, il “sabato” costituisce quella realtà “spazio-temporale” in cui l’essere umano è chiamato a “fermarsi” per contemplare con stupore e gratitudine Dio Creatore e la bellezza della sua creazione. Nello stesso tempo, riposare in giorno di sabato è fare memoria della liberazione dalla schiavitù in Egitto. Dunque, “santificare” il giorno di sabato, significa ravvivare la consapevolezza, la gratitudine e, quindi, rinnovare l’atto di fede (quindi la relazione!) in Dio che ci fa dono della vita, della libertà, della bellezza della sua opera. Per noi cristiani il settimo giorno è la “domenica” nella quale facciamo “memoria” del “mistero pasquale”, della passione-morte-risurrezione di Cristo Gesù; cioè facciamo memoria di una nuova creazione che libera l’essere umano dalla schiavitù del peccato e gli ridona la pienezza di una vita nuova. La partecipazione alla celebrazione della santa Messa ci immerge in questo Mistero … Che peccato perdersi questa opportunità, rinunciando al “riposo” della domenica! Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, rendici docili alla sapienza del Vangelo, accogliendo l’opportunità del “riposo della domenica”, per gustare il suo Mistero… >>. Serena giornata!

P. Antonio Santoro omi

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