Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

Anno B. << In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.  Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro – dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.  >> (cfr Gv 1,35-42). * L’evangelista Giovanni, avendo fatto egli stesso esperienza, evidenzia la dinamica e alcuni tratti caratteristici dell’incontro col Signore Gesù, quindi della fede in lui e della vocazione a seguirlo.  *C’è qualcuno che testimonia e annuncia la presenza di Gesù: Giovanni Battista «fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’agnello di Dio!”». Dio si rivela, quindi si incontra, sempre tramite gesti e parole, testimoni ed annuncio… * La vocazione nasce dentro di sé ma non da sé! Essa nasce da un incontro, dall’incontro con lo sguardo di Gesù. Sentirsi “guardati” (= amati!) attrae verso Gesù! Questa “attrazione” è sempre gravida di mistero. * Ogni chiamata porta in sé il mistero di una relazione personale con Gesù! *”Che cosa cercate?”. È una domanda che interpella la libertà dell’altro ed esige una “risposta”. “Venite e vedrete”.  Gesù non offre <<un biglietto da visita, ma l’invito a un incontro>>, afferma, Papa Francesco (Angelus, 17/01/2021).  La fede-fiducia in Gesù, quindi, la vocazione,  non è frutto di un bel ragionamento, di un forte coinvolgimento emotivo; essa è un evento esperienziale personale di grazia che mette in movimento la persona perché viene attratta, calamitata dalla persona di Gesù. *“Erano circa le quattro del pomeriggio”. << Ogni autentico incontro con Gesù – afferma Papa Francesco – rimane nella memoria viva, non si dimentica mai. Tanti incontri tu li dimentichi, ma l’incontro vero con Gesù rimane sempre.>>. * “Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui”. “Dimorare”, per Giovanni, è la condizione essenziale per essere introdotti gradualmente nel mistero di Cristo. *La “comunità” è il “luogo” dove abita Gesù: la Comunità Trinitaria (Gesù rivela il Padre e lo Spirito), la comunità dei discepoli (la Chiesa, dove due o tre uniti nel suo nome) … Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito ravviva in noi la memoria del nostro incontro personale con Cristo Gesù perché si accenda sempre il desiderio di comunicarlo ad altri …>>. Serena domenica!

P. Antonio Santoro omi

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