Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

Battesimo del Signore – Anno B. << In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».>> (Mc 1,7-11). *Il battesimo di Giovanni era un rito penitenziale segno del desiderio e della volontà di conversione, ma non toglieva i peccati. L’acqua del suo battesimo era segno di un’altra acqua: l’acqua dello Spirito Santo, dono del Risorto. Ricordiamocelo: La purificazione non proviene da elementi della natura, come l’acqua, l’olio, il sale … La purificazione/conversione è un processo di “rigenerazione” frutto anzitutto e sempre della “grazia” di Dio e della corrispondenza della persona ad essa. Evidenzio quanto detto perché – per il ministero che svolgo – non poche volte mi capita di constatare che le persone benevolmente ritengono che possano liberarsi dai propri peccati con le proprie forze.  Ciò è evidente quando si sottolinea troppo lo “sforzo della propria volontà”.   *In fila con i peccatori, c’è anche Gesù. Se era senza peccato – e lo era!! – perché si fa battezzare? In merito, afferma Papa Francesco: <<Perché vuole stare con i peccatori … Questo è il gesto che fa Gesù, e scende nel fiume per immergersi nella nostra stessa condizione. Battesimo, infatti, significa proprio “immersione”. Nel primo giorno del suo ministero, Gesù ci offre così il suo “manifesto programmatico”. Ci dice che Lui non ci salva dall’alto, con una decisione sovrana o un atto di forza, un decreto, no: Lui ci salva venendoci incontro e prendendo su di sé i nostri peccati. Ecco come Dio vince il male del mondo: abbassandosi, facendosene carico. È anche il modo in cui noi possiamo risollevare gli altri: non giudicando, non intimando che cosa fare, ma facendoci vicini, con-patendo, condividendo l’amore di Dio. La vicinanza è lo stile di Dio nei nostri confronti; Lui stesso lo disse a Mosè: “Pensate: quale popolo ha i suoi dèi così vicini come voi avete me?”. La vicinanza è lo stile di Dio nei nostri confronti. Dopo questo gesto di compassione di Gesù, accade una cosa straordinaria: i cieli si aprono e si svela finalmente la Trinità. Lo Spirito Santo scende in forma di colomba (cfr Mc 1,10) e il Padre dice a Gesù: «Tu sei il Figlio mio, l’amato» (v. 11). Dio si manifesta quando appare la misericordia. Non dimenticare questo: Dio si manifesta quando appare la misericordia, perché quello è il suo volto. Gesù si fa servo dei peccatori e viene proclamato Figlio; si abbassa su di noi e lo Spirito scende su di Lui. Amore chiama amore. Vale anche per noi: in ogni gesto di servizio, in ogni opera di misericordia che compiamo Dio si manifesta, Dio pone il suo sguardo sul mondo. Questo vale per noi.>> (Angelus, 10/01/2021). Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, ravviva in noi la grazia del Battesimo, dono di misericordia ricevuto per essere testimoni di misericordia… >>.  Buona festa del Battesimo di Gesù e del nostro Battesimo! P. Antonio Santoro omi

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