Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

Presentazione della Beata Vergine Maria – Memoria.  << In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.

Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti». Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre». >> (Mt 12,46-50). Maria è Madre perché ha fatto pienamente la “volontà di Dio”. Ricordiamo la sua adesione alla volontà di Dio nell’evento dell’annunciazione: <<Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».>> (Lc 1,38). Ella è Madre nostra – di ognuno! – perché ha accolto la Parola del Figlio crocifisso: <<Gesù dunque, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!”. E da quel momento, il discepolo la prese in casa sua.>> (Gv 19, 26-27). Dunque, Maria è Madre perché “discepola”! In un tempo – il nostro! – in cui il deserto della non credenza avanza sempre più e le chiese si vanno svuotando … più che accodarsi al coro delle lamentele, impariamo da Maria ad essere “discepoli” del Figlio suo nell’ascolto dello Spirito per generare la presenza del Figlio suo là negli ambienti in cui viviamo ed operiamo. Non occorre fare grandi cose o prediche non richieste. Vi sembra poco cominciare e ricominciare dall’assolvere i “doveri” del proprio stato, cioè della condizione di vita in cui ci si trova, le “piccole” cose quotidiane? Ma farlo per amore! È questa la “piccola via” testimoniata ed insegnata a S. Teresa di Gesù e del Volto Santo. Ecco quanto scrive Papa Francesco nell’esortazione apostolica “C’est la confiance”: <<Teresina vive la carità nella piccolezza, nelle cose più semplici dell’esistenza di ogni giorno, e lo fa in compagnia della Vergine Maria, imparando da lei che «amare è dare tutto e donar se stessi». Infatti, mentre i predicatori del suo tempo parlavano spesso della grandezza di Maria in maniera trionfalistica, come lontana da noi, Teresina mostra, a partire dal Vangelo, che Maria è la più grande del Regno dei Cieli perché è la più piccola (cfr Mt 18,4), la più vicina a Gesù nella sua umiliazione. […] I Vangeli ci mostrano una vita umile e povera, trascorsa nella semplicità della fede. Gesù stesso vuole che Maria sia l’esempio dell’anima che lo cerca con una fede spoglia. Maria è stata la prima a vivere la “piccola via” in pura fede e umiltà; così che Teresa non esita a scrivere: «So che a Nazareth, Madre di grazia piena, povera tu eri e nulla più volevi: non miracoli o estasi o rapimenti t’adornan la vita, Regina dei Santi! In terra è grande il numero dei piccoli che guardarti possono senza tremare. La via comune, Madre incomparabile, percorrere tu vuoi e guidarli al Cielo».>> (n. 36). Con questa consapevolezza, con Maria preghiamo: << L’anima mia magnifica il Signore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome. Di generazione in generazione la sua misericordia … >>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi

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