Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

San Girolamo, Presbitero e Dottore Della Chiesa – Memoria.

<< In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento. >> (Lc 9,43b-45). Gesù non cerca consenso e proseliti sfruttando l’ammirazione di cui godeva per i segni prodigiosi che compiva. Gesù non indica di seguire la” via del trionfo”, ma la “Via della Croce”.  Altre volte Gesù aveva parlato in modo ancora più esplicito della passione che avrebbe dovuto patire: <<Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno.>> (Lc 9,22). E ne parlerà ancora (cfr Lc 12,50; 17,25; in particolare: 18, 31-33). Ma i discepoli non capivano mai quando il Maestro parlava della “Via Crucis” che l’attendeva, sebbene Gesù fosse molto esplicito.  Possiamo chiederci: Non capivano o “rifiutavano” anche il solo pensiero che il Maestro avrebbe dovuto percorrere la “Via della Croce”? I discepoli non reggevano la verità di una tale prospettiva di dolore, di “passione”, non solo di Gesù, ma anche del loro patire col Maestro. Infatti, sebbene un po’ meschini, volevano bene al loro Maestro, magari a modo loro (e noi siamo migliori?!). Forse ci può sembrare strana la reazione dei discepoli. Ma se riflettiamo su qualche nostra esperienza, ci rendiamo conto che dinanzi alla sofferenza o, comunque, alla prospettiva di soffrire, scattano dentro di noi (non sempre in modo consapevole) dei dinamismi di difesa. Il “non capire” è uno di questi. Ma sappiamo che il “nascondersi” nel “non capire” (“non voler” capire non per cattiva volontà, ma per paura di soffrire…) non aiuta ad affrontare la realtà e cercare soluzioni praticabili, ma complica il tutto … Ritornando ai nostri predecessori (i discepoli di Gesù!), mi chiedo se per noi, sia facile comprendere, accettare, accogliere, amare la “Parola” della “Croce” e, quindi, percorre la Sua/nostra “Via Crucis”… Con umiltà, che è verità, accostiamoci con cuore docile e aperto, e accogliamo la Divina Parola, che è Cristo Signore, che, come ai discepoli di Emmaus delusi e sconsolati, anche a noi, oggi e sempre, amabilmente rimprovera ed esorta a fidarci di Lui e con Lui percorre la “Via della Croce” per arrivare alla “gloria della risurrezione”: perché, per raggiungere quella meta, non c’è altra via…. Gesù disse ai discepoli di quel tempo e d’ogni altro: << Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria? E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.>> (Lc 24, 25-27). Con questa ravvivata consapevolezza, preghiamo: << Santo Spirito, fa’ che familiarizzando sempre più con le Sacre Scritture, possiamo imparare la sapienza della Croce e percorrerne la Via…>>. Auguri e la nostra corale preghiera a chi porta il nome di S. Girolamo, grande innamorato della Parola di Dio. Serena giornata!

 P. Antonio Santoro omi

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