Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

 << In quei giorni, Elia, [essendo giunto al monte di Dio, l’Oreb], entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Esci e fèrmati sul monte alla presenza del Signore». Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.>> (cfr 1Re 19,9a.11-13a). Chissà quante volte vorremmo “sentire” Dio, la sua presenza, e glielo chiediamo! Ma, ci sono delle condizioni essenziali perché possiamo “percepire” la presenza di Dio dentro di noi e oltre… Una condizione è il “silenzio”. Nel silenzio puoi percepire il “soffio” della presenza di Dio, del suo Spirito. Infatti, il nome “Spirito” traduce la parola ebraica “Ruah” che significa: soffio, respiro, vento, aria. Un’altra condizione essenziale è centrarsi su chi parla. L’ascolto, dunque, esige un continuo “esodo” dall’io al tu, dall’essere centrati su di sé, sul proprio io, a centrarsi sull’altro/a. Dunque: esodo dall’io a Dio. Terza condizione è l’amare chi ci parla. Il cuore e la mente si aprono all’ascolto dell’altro/a se c’è una “corrente” d’amore. Pertanto, mi dispongo ad ascoltare Dio (pensiamo a Lui che ci parla nelle Sacre Scritture), se lo amo. Come il profeta Elia (che veniva fuori da una terribile esperienza: si leggano i capitoli 18-19 del primo libro dei Re), fidiamoci di Dio, nonostante tutte le contrarietà della nostra vita, e lasciamoci condurre da Lui, attendendo in “silenzio”, all’ingresso della nostra “caverna”, per ascoltare il “Soffio” del Divino … Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annuncia la pace

per il suo popolo, per i suoi fedeli. Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme, perché la sua gloria abiti la nostra terra.>> (Dal Salmo 84/85). Serena domenica! P. Antonio Santoro omi

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