Frammenti di luce

Frammenti di Luce.  Santa Chiara, Vergine – Memoria. <

«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita? Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni.». >> (cfr Mt 16,24-28). “Rinnegare se stessi” … “Prendere la propria croce… “Perdere la propria vita per salvarla …”  Senza giri di parole, diciamoci chiaramente che queste espressioni di Gesù facciamo molta fatica ad accettale, per non dire che non ci piacciono proprio. Perché? Esse cozzano: col desiderio – più o meno consapevole – di emergere e affermarsi; con la paura della sofferenza; con la tendenza a possedere e appropriarsi, a volte, persino di Dio stesso … E poi: Seguire Lui, Gesù! Cioè, seguire un “altro” anche se così importante, Divino! Se siamo veri con noi stessi, noi vogliamo, desideriamo, seguire ciò che sentiamo e pensiamo, ma soprattutto ciò che sentiamo, per una paradossale affermazione di coerenza tra il nostro pensare-sentire-agire… In questa “logica” al centro rimaniamo sempre noi stessi, non solo nel rapporto con Dio, ma anche in tutte le altre relazioni interpersonali. Gesù, col suo Evangelo, sapendo quale è il vero bene per ognuno di noi, ci propone un altro stile di cita che scaturisce da un’altra logica: la “logica del dono”. Essa si radica nella nostra stessa natura umana, perché creati ad immagine di Dio-Amore. Ma questa logica del dono per tradursi/convertirsi in atti concreti ha bisogno di passare per un processo di purificazione/sterilizzazione dell’<<io>>: la croce! Istintivamente la rifiutiamo! Anche Gesù sudando sangue per la sua sofferenza ha chiesto al Padre suo di allontanare quel calice amaro della croce, purché si facesse la volontà del Padre e non la sua. E da quel SI’ è sgorgata una sorgente infinita di Grazia, di ogni forma di Bene. Così accade anche a noi, se lo seguiamo… Con questa consapevolezza, e per intercessione della santa di oggi, preghiamo: <<Ti preghiamo, Signore Dio nostro: fa’ che sull’esempio di santa Chiara portiamo nel nostro corpo la passione di Cristo Gesù, per aderire a te, unico e sommo bene. >> (Dall’orazione dopo la comunione). Auguri e la nostra preghiera per chi porta il nome di Chiara. Serena giornata. P. Antonio Santoro omi

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