Frammenti di Luce.

<< In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno». Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!». >> (Mt 12,38-42). Gesù rimprovera severamente scribi e farisei smascherando la loro ipocrisia. Hanno un cuore indurito e non sanno, non vogliono leggere i “segni” che Gesù ha dato del mistero della sua persona e del nuovo corso della Storia della Salvezza. Alla luce di questo brano del Vangelo chiediamoci se anche noi abbiamo il cuore indurito, impermeabile all’azione dello Spirito che dona occhi nuovi … Chissà quante volte anche noi abbiamo chiesto insistentemente al Signore “segni” della sua esistenza, della sua presenza nella nostra vita, nelle situazioni più diverse e critiche… Chiediamoci se sappiamo leggere ed accogliere i “segni” che in duemila anni di storia del cristianesimo, il nostro Dio ha dato all’umanità. Osserviamo i “segni”: il continuo miracolo della vita umana, di ogni vita! Il miracolo di ciò che quotidianamente accade in natura, nello sconfinato sistema planetario… Il miracolo delle conversioni di cuori lontani, induriti, disperati … Miracoli di guarigioni fisiche e spirituali …  E poi pensiamo alle innumerevoli apparizioni pubbliche e private della Madonna, di Gesù, dei santi … Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, fa’ che non cerchi i “segni” per credere, ma che creda nel Figlio Gesù per saper leggere i “segni” della sua presenza ed esserne infinitamente grato… >>. Nel dono-segno di un nuovo giorno, Serena Giornata! P. Antonio Santoro omi