Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

<< In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli. Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata.>> (cfr Mt 9,18-26). Mi sembra di vedere questa donna, sanguinante e dolorante, che cerca di farsi strada tra la folla che seguiva Gesù. Ella, nella sua fragilità, forse anche con vergogna per la sua condizione, non si lascia condizionare da niente e nessuno: si dirige dritta e decisa verso Gesù, con una sola certezza: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». E ha avuto ragione! Tante volte, nell’esercizio del mio ministero sacerdotale e missionario, ho incontrato persone, nelle situazioni più disparate e umanamente disperate, ma con una certezza nel cuore: solo Lui, Gesù, può “guarirmi”, può concedermi ciò che gli chiedo … Gesù, allora, con quella donna che tocca il lembo del suo mantello, come ora e sempre, legge nel cuore di ciascuno di noi, ascolta il grido di dolore intriso di fede e di affidamento a Lui e, spesso, cede all’abbandono fiducioso del nostro cuore… La ragione per cui non sempre ci concede quello che chiediamo, non lo so, ma una cosa so e me l’ha insegnata l’apostolo Paolo. A lui non tutto è stato concesso sebbene pregasse con insistenza quel Gesù che l’aveva folgorato con la sua grazia e l’aveva fatto apostolo delle genti. << E, perché io non avessi a insuperbire a motivo dell’eccellenza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un angelo di Satana, per schiaffeggiarmi affinché io non insuperbisca. Tre volte ho pregato il Signore perché l’allontanasse da me ed egli mi ha detto: “La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza”. Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su me.>> (2Cor 12, 7-9). E ancora con S. Paolo, con uno slancio di fede e di fiducia, possiamo affermare: <<Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno.>> (Rm 8,28). Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, a volte concentrato/a più su di me e le mie “necessità”, sono tentato/a a ritenere che non mi basta solo la Sua grazia, Lui, Cristo Gesù. Convertimi perché anch’io tocchi il lembo del suo mantello per ottenere soprattutto la guarigione interiore e abbandonarmi con fiducia alla volontà del Padre…>>. Serena giornata!

P. Antonio Santoro omi

Commenti disabilitati su Frammenti di Luce.