Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

 XIV Domenica del Tempo Ordinario – Anno A. << In quel tempo Gesù disse:

«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». >> (Mt 11,25-30).  Chi sono i “sapienti” e i “dotti” a cui sono “nascosti” i misteri del mondo di Gesù? Al tempo di Gesù, possiamo dire che erano coloro che erano chiusi e rigidi nella interpretazione della legge mosaica e chiusi alla “novità” di quel Dio che ha liberato il popolo da schiavitù ricorrenti e che, attraverso i profeti, aveva promesso il Suo Messia, Cristo, l’Unto del Signore. Oggi possiamo ben dire che, i sapienti e dotti secondo la “sapienza” del mondo, sono coloro che cercano di spiegare sempre e tutto con la ragione e con il metodo cosiddetto “empirico” delle scienze sperimentali. Sul versante psicologico, possiamo dire che sono coloro che cercano di spiegare il “mondo interiore”, e quindi “religioso/spirituale”, della persona umana, con i complessi dinamismi della psiche, dell’inconscio, comunque, con i differenti approcci delle scienze psicologiche e psicoanalitiche. Per quanto si possano avere idee “chiare e distinte” nelle suddette scienze, c’è un “Oltre” che, solo l’umile e intelligente apertura alla costitutiva dimensione trascendente dell’essere umano, può in qualche modo “contattare”; meglio: rendersi disponibile a lasciarsi “raggiungere” e“attrarre” nel “mondo del Divino”. Gesù è venuto a liberarci sia dal giogo/peso della legge mosaica secondo la rigida interpretazione rabbinica e farisaica, sia delle altre “scienze” che escludono l’orizzonte della fede religiosa e cristiana in particolare. Egli è venuto a donarci il dolce e soave “giogo” della legge nuova dell’amore misericordioso e della libertà vissuta e donata da Lui, volto misericordioso del Padre. Mi piace ricordare qui il monito di S. Paolo, che non era l’ultimo arrivato in materia di “scienza” e di fede ricevuta, testimoniata ed annunciata a tanti, tanti altri: << La scienza gonfia, mentre la carità edifica. Se alcuno crede di sapere qualche cosa, non ha ancora imparato come bisogna sapere. Chi invece ama Dio, è da lui conosciuto.>> (1Cor 8,2-3). Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, donaci la vera sapienza per accogliere l’esortazione di Gesù ad accogliere Lui, Sapienza incarnata, così gusteremo il suo ristoro… >>. Serena domenica,

P. Antonio Santoro omi

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