Frammenti di Luce.
<< In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano». >> (Mt 9,14-17). Tre brevi spunti di riflessione. * Il digiuno. Il digiuno nella visione cristiana pur avendo un valore in sé (per esempio: imparare a gestire i propri impulsi e la nostra tendenza a “possedere” …), ha un valore spirituale in riferimento al primato di Dio nella nostra vita. È come dire a Dio: Digiuno per testimoniare che Tu sei il Signore della mia vita ed ogni altra cosa, persona, pur preziosa, viene dopo. * Il “lutto”. Gesù con poche parole ci sta offrendo un criterio fondamentale per discernere la causa principale quando ci troviamo in una condizione di “lutto”, cioè: di tristezza, solitudine, delusione, di mancanza di qualcuno/qualcosa di importante per noi … La causa consiste non nel fatto che lo “sposo”, Gesù!, non è con noi, ma che noi non siamo con Lui. Quando viviamo come se Dio non esistesse … * Il “vino nuovo” e gli “otri nuovi”. Il “vino nuovo” è il segno sacramentale della nuova ed eterna Alleanza nel sangue di Cristo Gesù versato per la salvezza di tutti. Gli “otri nuovi” siamo noi, persone che hanno risposto all’appello alla conversione. “Otri nuovi” nel senso di un “cuore nuovo” degna dimora della presenza del Divino. Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, fa’ che mai mi allontani dalla compagnia del divino Sposo, e sarò nella gioia e nella disponibilità del dono di me agli altri … >>.
Serena giornata!
P. Antonio Santoro omi