Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

<<Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì. Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita. >> (cfr Mt 8, 1-4). La folla, Gesù, un lebbroso … La legge mosaica (cfr Levitico 13) prescriveva in modo categorico che il lebbroso doveva stare da solo, fuori dalla società civile e dalla comunità religiosa. Era considerato un “impuro” e chi lo toccava diventava pure Lui impuro. Gesù, come sempre è attento alle esigenze della folla, ne ha compassione. Ma Gesù è attento anche e soprattutto alla singola persona e, pur di guarirla nell’anima e nel corpo, trasgredisce la legge e per la stessa diventa anch’Egli un impuro. Gesù non ha paura di toccare chi è “impuro”, l’emarginato, lo scartato … “Tese la mano e lo toccò”. In questo gesto e “contatto” c’è la rivelazione della misericordia divina che rigenera e riscatta la dignità di quell’essere umano e di ogni altro che si lascia attrarre dal volto misericordioso di Gesù, così come ha fatto il lebbroso. Chi può dirsi veramente “puro”? Impariamo da Gesù e dal lebbroso! Dio voglia che quando ci sentiamo esclusi, soli, abbandonati, scartati, “impuri” … abbiamo la forza di “prostrarci” dinanzi a Gesù (dinanzi alla sua Parola, ad un suo ministro per confessarci, all’Eucaristia …) e invocare la “guarigione” nostra e di altri.  Con la consolazione che ci viene dal Vangelo, con fiducia, preghiamo: << Signore, se vuoi, puoi purificarmi>>. Serena giornata!

 P. Antonio Santoro omi

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