Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

<< In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. >> (cfr Mt 6,19-23). Quanta frenesia, quanto affanno, tutti si corre… perché e verso dove? Si vive come se tutto si dovesse compiere totalmente su questa terra. Gesù indica un “oltre” che dà senso alla nostra esistenza: Egli ci indica il suo “cielo”! Oggi chiediamoci: che cosa e/o chi è il nostro tesoro? Se “ascoltiamo” il nostro “cuore” ce lo dice… Sta a noi scegliere il vero “tesoro” della vita. Vale la pena citare un testo tratto da “ Le Confessioni” (Libro I,1) di S. Agostino con una sua celeberrima frase: <<Tu sei grande, Signore, e meriti ogni lode; grande è la tua potenza, e la tua sapienza non ha limiti. E vuole celebrare le tue lodi, quella piccola parte della tua opera creatrice che è l’uomo, l’uomo che si porta dietro la sua precarietà, la testimonianza del suo peccato e della tua volontà di resistere ai superbi, e che tuttavia, piccola parte della tua grande opera creatrice, vuol celebrare le tue lodi. Sei tu che susciti in lui questo desiderio, perché tu ci hai fatti per te e il nostro cuore non ha pace finchè non riposa in te.>>.  Con questa consapevolezza, facciamo nostra l’invocazione accorata di S. Agostino: << Concedimi, Signore, di conoscere e capire se si deve prima invocarti o lodarti, prima conoscere oppure invocare. Ma come potrebbe invocarti chi non ti conosce? Per ignoranza potrebbe invocare questo per quello. Dunque ti si deve piuttosto invocare per conoscere? Ma come invocheranno colui, in cui non credettero? E come credere, se prima nessuno dà l’annunzio? Loderanno il Signore coloro che lo cercano? perché cercandolo lo trovano, e trovandolo lo loderanno. Che io ti cerchi, o Signore, invocandoti, e t’invochi credendo in te, perché ormai ci sei stato annunciato. T’invoca, Signore, la mia fede: quella che mi hai dato tu, che mi hai ispirato mediante il tuo Figlio fatto uomo, mediante l’opera di lui che ti ha annunciato a noi>>.

 Riposando in Dio, serena giornata!

P. Antonio Santoro omi

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