Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

<< In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe». >> (Mt 6,7-15). Gesù, insegnandoci la preghiera del “Padre nostro”, accende in noi la consapevolezza e coscienza che siamo tutti membra di un “corpo”: il corpo della Chiesa e dell’intera umanità. Pertanto, quando ognuno di noi prega è “voce” di tutto il “corpo” e a suo beneficio. Infatti, non diciamo Padre “mio”, ma Padre “nostro”. Questa è la preghiera dei “figli” che si rivolgono all’unico Padre: ne siamo consapevoli quando preghiamo? Preghiamo spesso il Padre nostro perché in essa c’è tutto ciò che possiamo chiedere a Dio e ciò che ci viene donato. A questo proposito S. Cipriano (vescovo e martire africano, 210-258), nel suo commento al Padre nostro, afferma: <<Quali e quante poi sono, fratelli carissimi, le rivelazioni della preghiera del Signore! Esse si trovano raccolte in una invocazione brevissima, ma carica di spirituale potenza. Non c’è assolutamente nulla che non si trovi racchiuso in questa nostra preghiera di lode e di domanda. Essa, perciò, forma un vero compendio di dottrina celeste. L’uomo nuovo, rinato e rifatto dal suo Dio per mezzo della sua grazia, in primo luogo dice «Padre», perché ha già incominciato ad essergli figlio.>>. Con questa consapevolezza personale e comunitaria, pregando il “Padre nostro” – con chi può in famiglia – meditiamo su queste due parole: “Padre nostro”… Serena giornata! P. Antonio Santoro omi

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