Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

San Bonifacio, Vescovo e Martire – Memoria. << In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]: «Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero. Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra”. Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna>> (cfr Mc 12,1-12). Bonifacio, monaco inglese, ha evangelizzato in Germania e nell’attuale Olanda dove subì il martirio. I martiri sono testimoni della Verità che è Cristo Gesù. Ieri, come oggi, la Verità del Vangelo è scomoda e disturba chi difende ad ogni costo i propri interessi individuali e/o collettivi. Per questo si fa di tutto per mettere a tacere, con le forme più diverse, subdole o violente, i testimoni della Verità. Leggiamo, in merito, la testimonianza di Bonifacio. <<La Chiesa è come una grande nave che solca il mare del mondo. Sbattuta com’è dai diversi flutti di avversità, non si deve abbandonare, ma guidare. Grandi nocchieri furono i primi padri, quali Clemente e Cornelio e moltissimi altri a Roma, Cipriano a Cartagine e Atanasio ad Alessandria. Essi, al tempo degli imperatori pagani, governavano la nave di Cristo, anzi la sua carissima Sposa. Insegnarono, combatterono, faticarono e soffrirono fino a dare il loro sangue. Al pensiero di queste cose e di altre simili, timore e spavento mi hanno invaso e quasi mi hanno sopraffatto (cfr. Sal 54, 6) le tenebre dei miei peccati. Perciò avrei voluto abbandonare del tutto il timone della Chiesa, se avessi trovato precedenti simili nei Padri o nelle Sacre Scritture. Ma non potendolo fare, l’anima mia stanca ricorre a colui che per mezzo di Salomone dice: «Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza; in tutti i tuoi passi pensa a lui ed egli appianerà i tuoi sentieri» (Pro 3, 5-6). […] Confidiamo in lui che ha messo sulle nostre spalle questo peso. Ciò che noi da soli non siamo capaci di portare, portiamolo con il suo aiuto. […] Moriamo, se Dio vorrà, per le sante leggi dei nostri padri, per poter conseguire con essi l’eredità eterna. Non siamo dei cani muti, non siamo spettatori silenziosi, non siamo mercenari che fuggono il lupo, ma pastori solleciti e vigilanti sul gregge di Cristo. Predichiamo i disegni di Dio ai grandi e ai piccoli, ai ricchi e ai poveri. Annunziamoli a tutti i ceti e a tutte le età finché il Signore ci darà forza.>> (Dalle «Lettere» di san Bonifacio, vescovo e martire- Ufficio delle letture). Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Signore, tu sei stato per noi rifugio di generazione in generazione>> (Sal 89, 1). Serena giornata!

P. Antonio Santoro omi

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