Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

Santissima Trinità, Solennità – Anno A. << Fratelli, siate gioiosi, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell’amore e della pace sarà con voi. Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Tutti i santi vi salutano. La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. >> (2Cor 13,11-13). Penso e spero che, almeno una volta al giorno, ogni cristiano faccia il “segno della croce”. Con questo piccolo gesto il cristiano ricorda la passione e morte di Cristo Gesù e proclama la fede in Dio-Trinità. Questo mistero non è un prodotto del ragionamento umano o della fantasia di qualcuno. È Gesù stesso che ci parla del Padre e dello Spirito Santo non come delle entità spirituali, ma come “Persone”. Per rendersene conto basta leggere i Vangeli. Gesù agisce sempre in piena comunione col Padre e il Paraclito, lo Spirito consolatore che dona ai “suoi”. Quando San Giovanni afferma che “Dio è amore [agàpe]” (1Gv 4,8.16) ci offre una “chiave” preziosa per cogliere qualcosa di essenziale del mistero del Dio biblico e cristiano che è Padre-Figlio-Spirito Santo nell’unità dell’amore. È l’Amore che caratterizza in modo assoluto il loro essere e il loro agire a favore della creazione delle cose, delle persone umane, e della realizzazione del mistero della salvezza lungo la storia sia personale che universale.  Alla luce del mistero di Dio-Trinità-Amore, riceve luce il mistero della identità più profonda di noi esseri umani. Creati “ad immagine di Dio” significa che ogni creatura umana viene resa partecipe di quella natura divina trinitaria. Ecco dove affonda le radici più profonde la “vocazione all’amore” di ogni uomo e donna in quanto tali. Quando viviamo secondo questa “natura” sperimentiamo il gusto dell’esistere, quindi il senso e la bellezza della vita; altrimenti ci sentiamo e ci viviamo come schegge nel vortice dell’esistere senza senso … Il mistero della Santissima Trinità, se ben meditato e accolto, svela, in qualche modo, chi siamo e come siamo chiamati a vivere come “persone”, appunto in reciproca relazione d’amore ad immagine e riflesso delle Persone trinitarie. Con questa consapevolezza, oggi, tracciando il segno della croce, preghiamo: <<Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli, amen>>. Buona festa!

 P. Antonio Santoro omi

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