Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

Visitazione della Beata Vergine Maria – Festa. << In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore… ». >> (cfr Lc 1,39-56 ). Con S. Giovanni Paolo II riflettiamo su questa narrazione. <<1. Nell’episodio della Visitazione san Luca mostra come la grazia dell’Incarnazione, dopo aver inondato Maria, rechi salvezza e gioia alla casa di Elisabetta. Il Salvatore degli uomini, racchiuso nel grembo di sua Madre, effonde lo Spirito Santo, manifestandosi fin dall’inizio della sua venuta nel mondo. Descrivendo la partenza di Maria per la Giudea, l’evangelista usa il verbo “anístemi”, che significa “alzarsi”, “mettersi in movimento”. Considerando che tale verbo viene adoperato nei Vangeli per indicare la resurrezione di Gesù (Mc 8, 31; 9, 9.31; Lc 24, 7.46) o azioni materiali che comportano uno slancio spirituale (Lc 5, 27-28; 15, 18.20), possiamo supporre che Luca voglia sottolineare, con questa espressione, lo slancio vigoroso che conduce Maria, sotto l’ispirazione dello Spirito Santo, a donare al mondo il Salvatore. 2. Il testo evangelico riferisce, altresì, che Maria compie il viaggio “in fretta” (Lc 1, 39). Anche la notazione “verso la montagna” (Lc 1, 39), nel contesto lucano, appare molto di più che una semplice indicazione topografica, poiché fa pensare al messaggero della buona novella descritto nel Libro di Isaia: “Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza, che dice a Sion: “Regna il tuo Dio”” (Is 52, 7). Come fa san Paolo, che riconosce il compimento di tale testo profetico nella predicazione del Vangelo (Rm 10, 15), anche san Luca sembra invitare a vedere in Maria la prima “evangelista”, che diffonde la “buona notizia”, dando inizio ai viaggi missionari del divin Figlio. Particolarmente significativa, infine, è la direzione del viaggio della Vergine Santissima: sarà dalla Galilea alla Giudea, come il cammino missionario di Gesù (cf. 9, 51). Infatti, con la visita ad Elisabetta, Maria realizza il preludio della Missione di Gesù e, collaborando sin dall’inizio della sua maternità all’opera redentrice del Figlio, diventa il modello di coloro che nella Chiesa si pongono in cammino per recare la luce e la gioia di Cristo agli uomini di ogni luogo e di ogni tempo. […] Nella Visitazione la Vergine porta alla madre del Battista il Cristo, che effonde lo Spirito Santo. […] L’intervento di Maria produce, con il dono dello Spirito Santo, quasi un preludio della Pentecoste, confermando una cooperazione che, iniziata con l’Incarnazione, è destinata ad esprimersi in tutta l’opera della divina salvezza.>> (S. Giovanni Paolo II, Udienza generale, 2 ottobre 1996). Con questa consapevolezza e gratitudine, concludiamo il mese di maggio dedicato a Maria con un atto di affidamento a Lei , nostra Madre, con le parole di S. Giovanni Paolo II: << O Madre, che conosci le sofferenze e le speranze della Chiesa e del mondo, assisti i tuoi figli nelle quotidiane prove che la vita riserva a ciascuno, e fa’ che, grazie all’impegno di tutti, le tenebre non prevalgano sulla luce. Consegniamo a te il nostro cammino di fede, perché sotto la tua guida, tutti gli uomini scoprano Cristo, luce del mondo ed unico Salvatore. >>. In compagna di Maria, serena giornata!

P. Antonio Santoro omi

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