Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

Sant’Atanasio (nato ad Alessandria in Egitto, 300-373), Vescovo e Dottore della Chiesa – Memoria.  << Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».>> (cfr Gv 10,22-30).  Leggendo questo brano del Vangelo nella memoria liturgica di Sant’Atanasio, mi sembra doveroso ricordare con molta gratitudine la testimonianza di vita e la dottrina di questo santo Padre e Dottore della Chiesa. Egli soffrì molto per confessare e difendere la fede nella divinità di Gesù negata dal presbitero di Alessandria, Ario (donde l’ “eresia ariana”). Questi affermava che Cristo, il “Logos”  (cfr Gv 1, 1-18) <<non era vero Dio, ma un Dio creato, un essere “medio” tra Dio e l’uomo, e così il vero Dio rimaneva sempre inaccessibile>> (Papa Benedetto XVI, Catechesi 20 giugno 2007). I Vescovi, in due Concili, a Nicea e nel primo Concilio di Costantinopoli, risposero fissando il “Simbolo della fede” , rimasto come “Credo niceno-costantinopolitano” che recitiamo nelle nostre Celebrazioni eucaristiche nelle domeniche. Nel Credo confessiamo che Cristo è della stessa sostanza del Padre, quindi si afferma la piena divinità del Figlio negata dagli ariani e da eresie di ritorno anche oggi. L’opera dottrinale più famosa di Sant’Atanasio è il trattato su “L’incarnazione del Verbo”, <<il “Logos” divino che si è fatto carne divenendo come noi per la nostra salvezza. Dice in quest’opera Sant’Atanasio [..] che il Verbo di Dio “si è fatto uomo perché noi diventassimo Dio; egli si è reso visibile nel corpo perché noi avessimo un’idea del Padre invisibile, ed egli stesso ha sopportato la violenza degli uomini perché noi ereditassimo l’incorruttibilità […] L’idea fondamentale di tutta la lotta teologica di sant’Atanasio era proprio quella che Dio è accessibile. Non è un Dio secondario, è il Dio vero, e tramite la nostra comunione con Cristo noi possiamo unirci realmente a Dio. Egli è divenuto realmente “Dio con noi”>>  (Benedetto XVI). Considerato il clima culturale piuttosto fluido in cui viviamo, penso che conoscere la storia della nostra fede, spesso molto travagliata, ci faccia bene. Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, ravviva in ogni cristiano la fede in Gesù Cristo, vero Dio, generato non creato della stessa sostanza del Padre…>>. Serena Giornata!

 P. Antonio Santoro omi

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