Frammenti di Luce.

<< In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.

Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».>> (cfr Gv 6,35-40). “Fame” … “sete” …  Gesù sazia pienamente quella fame/sete d’eternità che alberga nel cuore di ogni essere umano. Altre cose, altre relazioni molto spesso sono come dei surrogati che non potranno mai soddisfare compiutamente quell’anelito d’infinito che è connaturale ad ogni creatura umana. Chi sazia la nostra fame e la nostra sete d’infinito? Il processo di risurrezione inizia già da quaggiù e si compie con la trasformazione-risurrezione del corpo dopo la grande prova della morte. La fede in Gesù coltiva il germe di risurrezione che Dio ha seminato nel cuore di ogni persona. Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, fa’ che si compia in me la volontà del Padre: che io creda nel Figlio Gesù nella certa speranza della risurrezione>>. Con questo anelito d’infinito, serena giornata!

P. Antonio Santoro omi