Frammenti di Luce.

 << Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». >> (cfr Gv 6,22-29). Perché la folla va alla ricerca di Gesù? Perché si attendeva da Lui di essere ancora saziata con un pane frutto della terra e non conquistato con fatica. La folla non ha colto i “segni” posti da Gesù che nelle sue intenzioni e nel suo agire rinviavano ad un altro “pane”, un altro “cibo”: quello “che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà”. L’esperienza ci dice che molto spesso anche noi cerchiamo Gesù perché ci “sazi” dandoci delle “cose”, buone (salute, lavoro, una casa, e altri beni, affetti …), ma pur sempre delle cose… Cerchiamo i suoi “doni”, ma, forse, non Lui! Gesù ci indica la prima “cosa” da “fare”, che non è una “cosa”, ma una scelta, attivare una “relazione” di fede-fiducia in Lui: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, fa’ che seguiamo non gli impulsi dello “stomaco”, ma dell’anima per essere saziati dal cibo che dura per la vita eterna…>>. Serena giornata!

P. Antonio Santoro omi