Frammenti di Luce.
<< In quei giorni, la regina Ester cercò rifugio presso il Signore, presa da un’angoscia mortale. Si prostrò a terra con le sue ancelle da mattina a sera e disse: «Tu sei benedetto, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe. Vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorso all’infuori di te, o Signore, perché un grande pericolo mi sovrasta. Io ho sentito dai libri dei miei antenati, Signore, che tu liberi fino all’ultimo tutti coloro che compiono la tua volontà. Ora, Signore, mio Dio, aiuta me che sono sola e non ho nessuno all’infuori di te. Vieni in soccorso a me, che sono orfana, e poni sulle mie labbra una parola opportuna davanti al leone, e rendimi gradita a lui. Volgi il suo cuore all’odio contro chi ci combatte, a rovina sua e di quanti sono d’accordo con lui. Quanto a noi, liberaci dalla mano dei nostri nemici, volgi il nostro lutto in gioia e le nostre sofferenze in salvezza».>> (cfr Est 4, 17ka.ke.l.s). Ancora una volta il popolo giudaico è in esilio e c’è un piano per annientarlo. Ester, ebrea, moglie del re persiano Assuero, intercede presso Dio perché salvi il suo popolo. La preghiera di Ester è accorata e piena di fiducia nel Dio dei padri che ha sempre liberato il suo popolo. Il libro di Ester è proprio la narrazione di Dio che non abbandona mai il suo popolo e ascolta il grido degli umili, dei poveri. In questo nostro tempo travagliato: da molte guerre, da tante situazioni di conflittualità nelle famiglie e tra di esse, da malattie, da precarietà e mancanza di lavoro … impariamo da Ester a confidare in Dio e con lei preghiamolo: <<Signore, vieni in nostro aiuto, volgi il nostro lutto in gioia e le nostre sofferenze in salvezza>>. Buon cammino di Quaresima!
P. Antonio Santoro omi