Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

<<In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».>> (Mt 5, 13-16). *Questo brano del Vangelo fa parte del “Discorso della Montagna” (Mt 5-7) e segue alla proclamazione delle “Beatitudini” da parte di Gesù. Gesù sta annunciando il suo Regno, quindi l’identità dei cittadini di questo Regno, coloro che intendono seguirlo. *Ricordiamoci anzitutto che, nel Discorso della Montagna, Gesù ci rivela che Dio è Padre e vuole che ci relazioniamo da figli nel Figlio Gesù e, quindi fratelli, tra di noi esseri umani, “fratelli tutti”! Alla luce del Vangelo di questa domenica, osiamo porre una domanda a Gesù: Maestro, ci puoi indicare qualche criterio per vivere da testimoni in questo nostro mondo così complesso e in diverso modo ostile al messaggio cristiano, alla tua Chiesa, a Te? *Gesù risponde alla nostra domanda con due immagini, indicandoci così la nostra identità e la nostra missione: essere “sale” e “luce”. *Ricordiamoci che prima di noi è Gesù stesso il sale che dà sapore alla nostra esistenza. Sapore ha la stessa radice di sapienza: e Gesù è la divina Sapienza incarnata. * Gesù è luce, come afferma Lui stesso: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Gv 8,12).  Egli è la luce che orienta la nostra vita verso il bene, il bene di tutti, quindi il bene comune, verso il Sommo bene che è Dio, il bene che è la vita eterna. *Gesù ci dice che noi “siamo” sale e “siamo” luce. Siamo!! E lo siamo perché creati e ricreati a sua immagine. Ma il nostro compito/responsabilità esige che ci prendiamo cura di ciò che siamo, altrimenti, se ci allontaniamo dalla sequela di Gesù diventiamo insipidi e privi di luce, per cui non abbiamo niente da dire a nessuno, anzi saremo perfino calpestati… *Quando la Chiesa, e quindi i cristiani più in generale, veniamo rifiutati, chiediamoci se veniamo rifiutati, e perfino odiati e perseguitati, perché siamo sale e luce, e in quanto tali diamo fastidio, oppure non siamo più sale e luce, offuscando così la nostra identità e vanificando la nostra missione. *Chiediamoci: Cosa ci rende sale e cosa luce nella nostra quotidianità, in casa e negli altri ambienti di vita? E inversamente: Eventualmente, cosa vanifica il nostro essere sale e luce?  In merito al Vangelo di oggi, Papa Francesco afferma: << È “sale” il discepolo che, nonostante i fallimenti quotidiani – perché tutti noi ne abbiamo –, si rialza dalla polvere dei propri sbagli, ricominciando con coraggio e pazienza, ogni giorno, a cercare il dialogo e l’incontro con gli altri. […] Un discepolo e una comunità cristiana sono luce nel mondo quando indirizzano gli altri a Dio, aiutando ciascuno a fare esperienza della sua bontà e della sua misericordia. Il discepolo di Gesù è luce quando sa vivere la propria fede al di fuori di spazi ristretti, quando contribuisce a eliminare i pregiudizi, a eliminare le calunnie, e a far entrare la luce della verità nelle situazioni viziate dall’ipocrisia e dalla menzogna. Fare luce. Ma non è la mia luce, è la luce di Gesù: noi siamo strumenti perché la luce di Gesù arrivi a tutti>> (Angelus 9 febbraio 2020). Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Signore Gesù, fa che alla tua luce vediamo e irradiamo la tua luce…>>. Serena Domenica!

P. Antonio Santoro omi

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