Frammenti di Luce

Santi Innocenti, Martiri – Festa. << Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato. Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi. Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. >> (1Gv 1,5-2,2). Giovanni sa per esperienza cosa è la “comunione” e come si edifica tra di noi. La comunione è Dio-Trinità, è la sua vita che si dona a ognuno di noi, alla Chiesa e alle singole comunità e famiglie. La comunione tra di noi si tesse come una preziosa tela luminosa nella misura in cui ognuno è in relazione vitale con Dio che è “luce”. Riflettiamo sulla nostra vita: accogliamo il dono della comunione? Facciamo davvero tutta la nostra parte per edificarla nel rapporto con noi stessi, con gli altri, in famiglia, nelle nostre comunità ecclesiali e associative? Giovanni indica un criterio fondamentale per sapere se siamo in comunione e la costruiamo: se in noi c’è la luce, intesa come “energia” positiva che edifica la pace in noi e con gli altri. Se non siamo nella luce, se la comunione vacilla o è assente, non scarichiamo facilmente la responsabilità sempre sugli altri.  E anche quando riteniamo di essere nel giusto, col salmista preghiamo: <<Signore, assolvimi dalle colpe che non vedo>> (cfr Salmo 18), e la luce si riaccende e con essa quella comunione possibile …

 Serena giornata!

 P. Antonio Santoro omi