Frammenti di Luce 2

Frammenti di Luce

IV Domenica  di Avvento – Anno A << Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.>> (Mt 1,18-24). *Avvicinandoci sempre più al Natale, la Chiesa ci prepara non tanto al ricordo storico della nascita di Gesù quanto piuttosto a contemplare il mistero del Natale, quindi il suo significato teologico. Ecco cosa, meglio, chi siamo chiamati a contemplare. -*Gesù è il Cristo, cioè l’Unto, il Messia promesso della dinastia regale di David. *Dio è fedele alle sue promesse: è l’Emmanuele, Dio con noi, Dio che salva: Gesù! *Dio agisce sempre nella storia tramite le sue mediazioni: l’angelo, Giuseppe, Maria … Ognuno di noi … *L’intervento di Dio nella storia è sempre sconvolgente, sebbene lo faccia senza appariscenza, ma nell’umiltà delle persone e dei mezzi. *Contemplare il mistero della relazione d’amore tra Maria e Giuseppe… *Il fidanzamento al tempo di Gesù aveva valore giuridico. I “fidanzati”, anche se ancora non vivevano sotto lo stesso tetto erano considerati come marito e moglie, anche se la festa di matrimonio avveniva in un tempo successivo al fidanzamento, quasi un anno dopo. * Il dramma di Giuseppe. Egli, come Maria, vive il suo sì a Dio nel travaglio umano della fede, dell’affidarsi alla volontà di Dio contro ogni evidenza umana. Il dramma umano di Giuseppe ci fa comprendere come Dio agisce nella storia della salvezza, quindi riguarda anche la nostra storia. Dio manifesta il suo progetto di salvezza attraverso l’intreccio di alterne vicende umane e il dramma di non poche persone. Questo è accaduto – accade!! – lungo la storia della salvezza. Pensiamo alla vicenda di Abramo, Mosè, dei profeti; e, nella sua espressione più alta, pensiamo alla vicenda di Cristo Gesù. E questa storia continua ancora … *Come Giuseppe impariamo ad essere totalmente di Dio, seguendo il suo progetto e non il proprio. Ma ecco il miracolo: seguendo il disegno di Dio, Giuseppe diventa, con Maria e come lei, cooperatore privilegiato nell’opera della salvezza. *Impariamo perciò ad affidarci a Dio, a scoprirne la presenza nelle cose ordinarie della nostra vita, perché lì Lui è presente e ci coinvolge nel suo disegno di salvezza nostro e altrui. Con questa consapevolezza, preghiamo: <<San Giuseppe, sostienici a dire il nostro sì a Dio nelle alterne vicende della nostra esistenza quotidiana, soprattutto quando non comprendiamo …>>. Buona Novena di Natale e Serena Domenica !

P. Antonio Santoro omi

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