Frammenti di Luce

Santa Lucia. <<In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».

E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli». >> (Mt 21,28-32). Il Signore chiama sempre e ognuno a lavorare nella sua “vigna” con compiti, tempi ed ambiti diversi. Differente è la risposta come mette ben in evidenza il Vangelo di oggi. In ambiti ecclesiali, associativi e, in generale, del volontariato, capita d’incontrare persone che dicono subito: “Sono a tua disposizione, quando hai bisogno mi puoi chiamare… È una lodevole dichiarazione d’intenti a cui, purtroppo, successivamente, non segue la messa a disposizione concretamente. Ci sono persone invece che hanno troppo da fare o persone da cui non ti aspetti che siano disponibili., magari non ti dicono subito sì, poi però danno quello che davvero possono senza parole inutili e senza mettersi in mostra. Il Vangelo ci mette sempre dinanzi alla verità su noi stessi, quella che abita nel nostro cuore. Pertanto, ognuno di noi dica a sé con quale dei due “figli”, ordinariamente, si identifica ed eventualmente si converta e passi dalle parole ai fatti: perché questo è rispetto, questo è amore verso se stessi, verso Dio, verso gli altri. Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Vieni, Signore Gesù, rendimi sempre pronto, grato e onorato di lavorare nella tua vigna >>. Serena Giornata!

P. Antonio Santoro omi