Frammenti di Luce

<<Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.

Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?». Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico -: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio. Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose». >> (cfr Lc 5,17-26). L’episodio narrato da Luca, se da una parte potrebbe farci sorridere, dall’altra ci induce a riflettere sulla “fede” di alcuni uomini e dello stesso paralitico: Gesù, << vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati»>>.  La fede! Non finiremmo mai di affermare la necessità di credere in Gesù di Nazaret e di fidarsi di Lui che, perdonando i peccati, ci rigenera nell’anima e, se non sempre ci sana nel corpo, ci dona comunque la forza di portare il disagio e/o il peso di una malattia. E lo può fare perché è Dio. Verità, questa, che paradossalmente e indirettamente viene affermata dagli avversari di Gesù che volevano denigrarlo piuttosto che elogiarlo e riconoscerne l’identità divina. Gesù ci insegna che prima della salute del corpo ci è molto più utile la salute/salvezza dell’anima. I santi – e non solo quelli dichiarati ufficialmente tali – l’hanno capito e ce ne  danno ampia testimonianza. Con questa consapevolezza, preghiamo quel Dio che per salvare tutta la persona, anima e corpo, si è fatto carne: <<Vieni, Signore Gesù!>>. Serena Giornata! P. Antonio Santoro omi