Frammenti di Luce. 13 Novembre 2022
<< In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita». >> (Lc 21,5-19). * Siamo verso la fine dell’Anno liturgico e la Chiesa ci invita e ci forma a contemplare le “realtà ultime” nella luce della Parola di Dio. * L’intento dell’evangelista Luca – che scrive il suo vangelo verso gli anni 80 d. C. – non è quello di terrorizzare i cristiani, ma sostenerli nella fede in tempo di persecuzione; centrarli sull’essenziale e non su cose appariscenti, per quanto belle, come il tempio maestoso di Gerusalemme. * Diciamo subito che il testo biblico di questa domenica non ci aliena dalla realtà dell’<> per proiettarci timorosi sulla fine del mondo. L’evangelista Luca, riportando le parole di Gesù – contestualizzate, nell’esperienza molto viva del suo tempo, in quelle situazioni ed eventi concreti – ci parla appunto dell’<>, del nostro “qui ed ora”. * E come vivere il nostro “presente” con la sua complessità, le difficoltà, le persecuzioni contro i cristiani? Mentre i contemporanei di Gesù ammiravano “il tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi”, ed erano orgogliosi di tanto splendore, e riponevano in esso la loro fierezza e sicurezza più che nella Presenza di Dio che abitava il tempio, Gesù indica la sua persona – il suo “nome”! – la vera ragione della fierezza e sicurezza nella vita presente nell’attesa-speranza della beatitudine della vita futura. Con questa consapevolezza, preghiamo: << Lodate, servi del Signore, lodate il nome del Signore. Sia benedetto il nome del Signore, ora e sempre. Dal sorgere del sole al suo tramonto sia lodato il nome del Signore.>> (Salmo 112, 1-3). Serena Domenica!
P. Antonio Santoro omi