Frammenti di Luce. 22 Settembre 2022.
<< In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo. >> (Lc 9,7-9). “Chi è costui ?”, si chiedeva Erode sentendo parlare dei fatti prodigiosi che Gesù compiva. Voleva conoscere chi era quel Gesù non per seguirlo ma perché temeva di perdere il suo potere, come un altro Erode al tempo della nascita di Gesù. Chissà quante volte anche noi ci chiediamo: Gesù, tu chi sei? Chi sei per me? Oggi pomeriggio, a Matera (Sud Italia), inizia il XXVII Congresso Eucaristico Nazionale (22-25 settembre) che ha per tema: “Torniamo al gusto del pane. Per una Chiesa eucaristica e sinodale”. Io partecipo al Congresso perché me l’ha chiesto il Vescovo Mons. F. Milito della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi dove svolgo il ministero in particolare all’Oasi della Misericordia. Spero di potervi comunicare qualcosa di quanto viviamo al Congresso che si conclude con la concelebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco. “Chi è costui?”. Penso che per rispondere a questa domanda, dobbiamo ritornare a “gustare” il “pane eucaristico”. Per gustarlo, occorre convertirci a questo “pane”. Credere che in quel “pane” c’è la presenza vera, reale, sostanziale del Crocifisso Risorto, che nell’ultima cena disse ai suoi: “Prendete e mangiate, questo è il mio corpo; prendete e bevete, questo è il mio sangue”. Certamente gli apostoli non hanno capito niente di quello che diceva Gesù, visto come sono andate le cose: cioè come l’hanno lasciato solo e tradito, proprio quando dovevano stargli vicino dopo tutto quello che avevano visto e ricevuto. Eppure… gli hanno voltato le spalle… Ma Gesù ha seguito la strada del suo donarsi fino alla fine… Che testimonianza di fedeltà all’Amore!! Ci fa molto bene ritornare a meditare su questa testimonianza, per imitarla e viverla nelle relazioni concrete della nostra esistenza … Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, donaci la grazia di gustare in modo nuovo quel pane, di credere nel mistero di quel pane eucaristico; solo così potremo vivere, come singole persone, famiglie, comunità, come Chiesa tutta, con quello stile eucaristico e sinodale che è il dono sincero e reciproco di sé per il vero Bene dei singoli e della collettività sia essa civile che ecclesiale.>>. Anche oggi gustando – almeno desiderando – quel “pane”, serena giornata.
P. Antonio Santoro omi