Frammenti di Luce. 19 Settembre 2022.

<< In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere». >> ( Lc 8,16-18). “Fate attenzione dunque a come ascoltate”. Quanto è importante “ascoltare”, saper ascoltare se stessi, gli altri, in particolare sapere ascoltare la Parola di Dio. È vero, a volte ascoltare è faticoso, per più ragioni, ma soprattutto perché ascoltare richiede fare spazio dentro di noi per accogliere ciò che c’è nella profondità di noi stessi; per accogliere l’altro/a, così come è, e non come vorremmo che fosse; per accogliere quel Dio che <<è più intimo a me di me stesso>> (S. Agostino) e che si è rivelato e comunica con noi in tanti modi, specialmente con e nella sua Parola. Ogniqualvolta facciamo spazio per accoglierlo, anche noi facciamo l’esperienza che “a chi ha, sarà dato” … Mentre quando ci chiudiamo in noi stessi e nei nostri interessi, perdiamo anche quello che crediamo di avere. L’esperienza mi dice che la dinamica dell’ascolto è come un salutare farmaco, è come una  “terapia”! Ma perché questo accada – penso ai rapporti interpersonali e soprattutto a quelli coniugali e familiari – occorre che ci siano delle condizioni fondamentali: darsi un tempo, un contesto adeguato, una modalità accogliente e non accusatoria e colpevolizzante. A volte non ci si ascolta perché si ha paura del confronto, di mettere in discussione le proprie convinzioni e vedute … Ma irrigidirsi sulle proprie “posizioni”, magari gridando la propria “verità” non giova a nessuno, anzi ci si fa solo del male e ci si allontana dentro, prima che fisicamente… Oggi, ancora una volta, lasciamoci ammaestrare da Gesù che ci insegna ad essere persone vere: egli vuole il nostro bene: ascoltiamolo, ascoltiamoci” nelle famiglie, nelle comunità sia religiose che sociali e politiche. Vivendo così, la luce splenderà nei nostri ambienti di vita… Con questa consapevolezza preghiamo: << Maria, Donna dell’ascolto, insegnaci l’arte feconda di ascoltare, ascoltarci …>>. Serena giornata!

P. Antonio Santoro omi