Frammenti di Luce. 8 Marzo 2022.
<<In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro…>> (cfr Mt 6,7-15). * Senso della vita e sopportazione della sofferenza. Se riflettiamo sulla nostra vita, possiamo renderci conto che la nostra capacità di tenuta nell’esperienza della sofferenza è determinata dalla conoscenza e dall’accettazione del significato della sofferenza stessa. In altri termini: Molto spesso ciò che più costa non è la sofferenza in sé, ma ignorarne il perché di quella sofferenza. A questo riguardo mi colpiscono due espressioni del filosofo esistenzialista ed ateo, Nietzche: << … Non era il dolore in sé il suo problema, ma la mancanza di risposta al grido: “Perché soffrire?” E ancora: <<Chi ha un perché per vivere, sopporta quasi ogni come>>. È molto interessante il rapporto che Nietzche stabilisce tra il senso della vita – il perché! – e la capacità di sopportazione della sofferenza che da quel senso prende vigore. * Come vedremo la rivelazione cristiana e l’adesione ad essa illumina il senso dell’esistenza e il mistero del dolore… Con la liturgia di oggi, preghiamo: << Conferma i tuoi fedeli, o Dio, con la tua benedizione e sii per loro sollievo nel dolore, pazienza nella tribolazione, difesa nel pericolo. >>..>>. Buon cammino di Quaresima!
P. Antonio Santoro omi