Frammenti di Luce. 3 Febbraio 2021.
<< In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.>> (cfr Mc 6,1-6 ). Forse noi ci meravigliamo della reazione di incredulità dei concittadini di Gesù, sebbene avessero “visto” molti “prodigi” compiuti da Gesù e lo cercavano per questo. Per loro, Gesù costituiva uno “scandalo”, cioè una “pietra d’inciampo”. Paradossale!! E per noi? Quanti prodigi in duemila anni di cristianesimo? Quanti confessori della fede e martiri…Quante apparizioni di Gesù, di Maria, sua e nostra Madre… Quanti santi con le opere da loro compiute nel nome di Gesù … Eppure, quanta incredulità constatiamo lungo i secoli, così pure oggi … I concittadini di Gesù ammiravano non Lui ma le cose straordinarie che faceva, e non andavano oltre: non si lasciavano coinvolgere nel processo di conversione alla sua persona e al suo insegnamento. In Lui non riconoscevano e, quindi, non accoglievano, né seguivano il “Profeta” e “Messia” preannunciato e atteso da secoli … Attenti a non commettere anche noi lo stesso errore. Se cerchiamo Gesù (nella preghiera, nei sacramenti, perfino nelle opere di carità) per ottenere qualcosa, per avere una “sistemazione”, allora, prima o poi, rischiamo di vedere in Gesù un ostacolo piuttosto che la “via” di accesso a Dio ed al senso autentico della nostra esistenza terrena ed eterna. Preghiamo perché cresca in noi la consapevolezza e la gratitudine per il dono ricevuto di essere cristiani, di aver “incontrato” Cristo Gesù nella nostra vita: seguiamolo ogni giorno, qualunque cosa ci accada nell’avventura della nostra esistenza. << Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici… L’amore del Signore è da sempre >> (Dal Salmo 102/103). Serena giornata!
P. Antonio Santoro omi