Frammenti di Luce. 31 gennaio 2021. S. Giovanni Bosco.
<< In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi>> (cfr Mc 1,21-28 ). In che cosa consiste la differenza tra l<autorità> di Gesù e quella degli scribi? Penso che sia capitato a tutti di ascoltare ed osservare, in diversi ambiti (familiare, amicale, scolastico, universitario, professionale, politico, religioso, ecclesiale …) il contenuto ed il modo di comunicare di persone … Forse, senza tante riflessioni abbiamo colto – e , quindi, siamo rimasti colpiti – da chi, col suo modo di parlare e agire comunicava “convinzione” e “coerenza” e, forse anche, stimolava coinvolgimento per “attrazione” e non per costrizione o per altro eventuale interesse. Diversamente, abbiamo anche notato, forse anche con un certo disappunto, – e quindi rifiuto – chi “si mette in mostra”, – forse anche un po’ narcisisticamente – con scarsa (o apparente) coerenza con quanto dice e fa. Ecco, nella prima situazione, chi comunica lo fa con “autorità” nel senso di “autorevolezza, che è propria dei “testimoni”; nella seconda situazione invece potremmo parlare di autorità di facciata. A volte taluni nel modo di porsi danno l’impressione di essere dei “palloni gonfiati” con la loro vanitosa solennità! Non è superfluo ricordarci che, di solito, l’<autorità/autorevolezza” sono gli altri a riconoscerla, come testimonia la Parola di Dio di oggi. Sempre nei Vangeli Gesù appare, perché è, una persona “autorevole”, anche dinanzi all’<autorità> Pilato e di quella di scribi e farisei che chiedeva la condanna a morte di Gesù. Gesù parlava ed insegnava con “autorità” perché con la sua vita rendeva <<testimonianza alla verità>> (Gv 1837). E noi, come ci relazioniamo, in modo autorevole oppure …? Se perseveriamo nella sequela di Gesù, impariamo da Lui ad essere “autorevoli”, senza preoccuparci di dare chissà quale “immagine” di noi stessi, per avere la sensazione di stare bene con sé. Alla scuola del Vangelo, impariamo ad essere persone vere… Il Vangelo è fonte inesauribile per un “nuovo umanesimo”, formando persone artefici di umanità nuova là dove vivono ed operano. Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, fa’ che non ci preoccupiamo di “apparire” ma di essere persone autentiche formati di continuo alla scuola della Divina Parola … >>. Serena domenica!
P. Antonio Santoro omi