Frammenti di Luce. 8 gennaio 2021.
<< Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. […] In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. >>. (cfr 1Gv 4,7-10). Forse, pensiamo, illudendoci, che siamo noi a prendere l’iniziativa di cercare e amare Dio. Giovanni alla scuola del Divino Maestro, impara che Dio, che è Amore, ama “per primo”! Egli ama per primo me, come ogni altro essere umano, sempre! Percepire ed avere la certezza interiore di essere amati da Dio è una grazia enorme ed è fonte di armonia psico-fisico-mentale-spirituale. Più cresce in noi questa consapevolezza, più anche ognuno impara ad amare “per primo” gli altri. Vivere mettendo in pratica questa Parola di Dio, genera e rigenera in ogni persona quell’<equilibrio di base> – che fa parte del nostro patrimonio genetico – che crea un’armonia interiore che ci consente di essere persone positive e costruttive in tutte le nostre relazioni. Mi riferisco a quell’<equilibrio dinamico> dovuto al “bisogno di essere amati e di amare”. Sottolineo il “bisogno” di amare (che è l’altra faccia della medaglia dell’amore), perché chi non ama, non ponendosi in una relazione di dono, alimenta il desiderio di possesso di cose e persone, ed anche del mondo di Dio e del sacro più in generale. Questo desiderio di possesso è segno di un “vuoto d’amore”, di “fame d’amore” che, può essere colmata e soddisfatta amando, adottando così quello stile relazione di Colui che ci ha creati e redenti a <<sua immagine>>. Se ci ascoltiamo, e senza difenderci riflettiamo anche sui nostri fallimenti proprio sul terreno dell’amore, ci renderemo sempre più consapevoli di questo dinamismo dell’amore e possiamo anche gestirlo meglio per il nostro e altrui bene, dentro e oltre le pareti domestiche… S. Francesco d’Assisi, certamente ben consapevole e convinto di questo dinamismo per averlo sperimentato, così pregava e, oggi, noi, con lui: << O Signore, fa’ di me uno strumento della tua Pace: /Dove c’è odio, fa’ ch’io porti l’Amore. /Dove c’è offesa, ch’io porti il Perdono./ Dove c’è discordia, ch’io porti l’Unione. /Dove c’è dubbio, ch’io porti la Fede. / Dove c’è errore, ch’io porti la Verità. / Dove c’è disperazione, ch’io porti la Speranza. /Dove c’è tristezza, ch’io porti la Gioia. /Dove ci sono le tenebre, ch’io porti la Luce. /O Maestro, fa’ ch’io non cerchi tanto: /Essere consolato, quanto consolare. /Essere compreso, quanto comprendere. /Essere amato, quanto amare. /Poiché è /Dando, che si riceve; /Dimenticando se stessi, che si trova; /Perdonando, che si è perdonati; /Morendo, che si resuscita a Vita Eterna. Amen>>. Serena giornata cosi!
P. Antonio Santoro omi