Frammenti di luce

Frammenti di Luce. 20 dicembre 2020.

<< L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei.>>  (cfr Lc 1,26-38). Oggi desidero proporre a me e a ciascuno dei lettori di “Frammenti di Luce”, una parte della profonda riflessione di S. Giovanni Paolo II (nella sua enciclica sull’Eucaristia (“Ecclesia de Eucharistia”, 17/04/2003) circa l’intima relazione che esiste tra l’Eucaristia e Maria. In quanto Chiesa, anche ognuno di noi è profondamente coinvolto in questa relazione.  << In certo senso, Maria ha esercitato la sua fede eucaristica prima ancora che l’Eucaristia fosse istituita, per il fatto stesso di aver offerto il suo grembo verginale per l’incarnazione del Verbo di Dio. L’Eucaristia, mentre rinvia alla passione e alla risurrezione, si pone al tempo stesso in continuità con l’Incarnazione. Maria concepì nell’Annunciazione il Figlio divino nella verità anche fisica del corpo e del sangue, anticipando in sé ciò che in qualche misura si realizza sacramentalmente in ogni credente che riceve, nel segno del pane e del vino, il corpo e il sangue del Signore. C’è pertanto un’analogia profonda tra il fiat pronunciato da Maria alle parole dell’Angelo, e l’amen che ogni fedele pronuncia quando riceve il corpo del Signore. A Maria fu chiesto di credere che colui che Ella concepiva « per opera dello Spirito Santo » era il « Figlio di Dio » (cfr Lc 1,30–35). In continuità con la fede della Vergine, nel Mistero eucaristico ci viene chiesto di credere che quello stesso Gesù, Figlio di Dio e Figlio di Maria, si rende presente con l’intero suo essere umano-divino nei segni del pane e del vino (n. 55). Preghiamo: <<Santo Spirito, fa che, come il “fiat” di Maria, il nostro “amen”, nel ricevere Gesù eucaristia, esprima la nostra fede in  quello stesso Gesù presente con l’intero suo essere umano-divino nei segni del pane e del vino >>. Nella contemplazione di questo Mistero, buon cammino di Avvento…

P. Antonio Santoro omi

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